In classe abbiamo visto il film “Il richiamo della foresta”. È stato girato in inglese perciò il titolo originale è “The call of wild”.
Il regista è Chris Sanders e la pellicola è stata prodotta nel 2020 negli Stati Uniti e Canada. La vicenda è ambientata intorno alla fine del 1800.
La durata è di 100 minuti.
Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Jack London e appartiene al genere d’avventura.
È la storia di Buck, un cane-lupo che, rapito ai suoi padroni, si ritrova sfruttato come cane da traino nei ghiacci del Canada. Grazie al cercatore d’oro Jhon Tornton, Buck riacquisterà fiducia nell’uomo. Ma riuscirà a resistere al richiamo della foresta?
Questo film mi è piaciuto molto per il finale inaspettato. Un episodio che mi ha commosso è il momento in cui Buck ha salvato François.
Il personaggio che mi ha infastidito è Spitz, il cane conducente della muta perché mi è sembrato tirannico e maleducato nei confronti di Buck.
Mi è piaciuto il messaggio trasmesso, ovvero il rispetto per se stessi, l’amore per la natura e l’evoluzione di un percorso di vita ci insegna il valore più importante: quello della libertà.
Il film è consigliato a chi ama il genere d’avventura, gli animali e la natura.
Valutazione generale della classe 2^B : 4,3/5.
[Ariel Casiglio IIB]