Abbiamo letto la poesia “Parabola” della poetessa Wislawa Szymborska e ve la proponiamo:
“Dei pescatori tirarono fuori dagli abissi una bottiglia.
Dentro c’era un pezzo di carta, con scritte queste parole:
“Aiutatemi! Sono qui. L’oceano mi ha gettato su un’isola deserta. Sto sulla sponda e aspetto aiuto. Fate presto. Sono qui!”.
“Non c’è data. Sicuramente ormai è troppo tardi. La bottiglia può avere galleggiato in mare per molto tempo”, disse il primo pescatore.
“E non c’è indicazione del luogo. Neanche l’oceano si sa quale sia”, disse il secondo pescatore.
“Non è né troppo tardi né troppo lontano. L’isola Qui è ovunque”, disse il terzo pescatore.
Seguì una sensazione di disagio, calò il silenzio. È quel che accade con le verità universali”.
Guidati da questa suggestione abbiamo immaginato di affidare alle acque del web i nostri personali messaggi in bottiglia per dire che tutto andrà bene!
Andrà tutto bene se stiamo insieme.
Andrà tutto bene se ci siamo gli uni per gli altri.
Andrà tutto bene se ci credi, se aiuti, se combatti, se sostieni.
E avrai paura, ma non troppa.
Andrà tutto bene se comprendi e ascolti.
[Ginevra]
EVERYTHING GONNA BE ALRIGHT
TOUT IRA BIEN
WSZYSTKO BĘDZIE DOBRZE
TODO ESTARÀ BIEN
Dei marinai trovarono nelle proprie reti una borraccia plastic free in alluminio ancora chiusa. Per curiosità la aprirono e trovarono un messaggio di speranza: “Se state leggendo questo messaggio, marinai o non, vi dico di non preoccuparvi di tutta la malignità fuori, sparsa nel mondo.
Io credo in Voi, la speranza prima di tutto. Credo nelle persone che hanno coraggio di essere se stessi e soprattutto nelle persone che aiutano gli altri umani bisognosi e malati.
Dobbiamo avere coraggio di essere umani e continuare a vivere e superare piccoli e grandi ostacoli. Ma fate sempre attenzione a ciò che c’è là fuori!
Come dice la canzone – credo negli esseri umani che hanno coraggio di essere umani-.
Mi raccomando, buttatela in mare per portare queste parole ad altre persone.”
A queste parole i marinai rinchiusero il messaggio nella bottiglia di alluminio e rimisero il tappo.
La lanciarono in mare sperando che altri esseri umani potessero leggere quelle parole meravigliose.
[Antonio]
Ci siamo tutti chiusi in casa, se non per comprare da mangiare.
È accaduto tutto da un momento all’altro; il giorno prima eravamo tutti insieme…. amici, parenti e la mattina seguente ci siamo ritrovati con la vita capovolta.
Siamo rimasti tanto tempo con il solo contatto via internet poi la gente si è responsabilizzata, abbiamo inquinato meno, ma soprattutto abbiamo capito il valore delle cose proprio perché ci sono state tolte!
Andrà tutto bene!
[Lorenzo]
In questo periodo non dobbiamo sentirci soli. Dobbiamo stare a casa per sconfiggere questa cosa più grande di noi quindi il tempo trascorriamolo giocando, studiando, cucinando, leggendo.
Bisogna stare “A CASA”: solo così potremo vincere e tornare presto alla normalità anche più forti di prima!
Non vedo l’ora che tutto questo diventi solo un brutto ricordo: mi mancano la quotidianità, gli abbracci e i baci dei miei nonni e del mio papà, che è lontano per lavoro, mi manca andare a nuoto, le risate e incontrarmi con gli amici, mi mancano la scuola, i compagni e i professori, ma la speranza non deve morire mai!
Dobbiamo essere tutti uniti, in modo che la vita ritorni ad essere VITA… così “ANDRÀ TUTTO BENE”.
[Thomas]
Degli operai scavando trovarono una bottiglia, al suo interno c’era un pezzo di carta sul quale c’era scritto:
“In questo periodo stiamo vivendo dei momenti difficili, dopo l’arrivo del coronavirus la vita di tutti i giorni non è più la stessa, molte persone sono decedute e molte sono in situazioni molto gravi. Proprio per questo il nostro Stato ha provveduto a fornirci delle regole da rispettare per superare questo brutto momento e che ci servono per proteggere le persone a cui vogliamo bene o che hanno delle difficoltà maggiori delle nostre.
Bisogna avere speranza, infatti solo con la speranza riusciremo a superare questo momento difficile e solo con la speranza potremo dire che andrà tutto bene!
[Alessandro]
Questo problema è contrastabile se lo combattiamo tutti insieme, con impegno anima e cuore, ma soprattutto è molto importante cercare di comunicare con le persone più care: amici, parenti e anziani.
Questo messaggio l’ho scritto non per incutere paura, ma per convincere tutti noi che ce la possiamo fare.
[Dario]
Dei ragazzini tirarono fuori dal mare un messaggio anonimo.
Lo aprirono e lessero:
“State tranquilli tutto passerà; abbiamo passato momenti peggiori e non ci possiamo arrendere adesso!
Essi cercarono di tranquillizzare il loro paese ma non fu necessario…
[Liam]
In questi giorni di marzo mi sono ritrovato chiuso in casa con la mia famiglia a causa di un virus pericoloso per l’umanità. Non posso uscire di casa, mi manca tanto la compagnia dei miei amici, ma è un sacrificio che dobbiamo fare tutti: questa è l’arma per vincere il virus.
Se stiamo tutti a casa, andrà tutto bene.
[Alessandro]
In questi giorni, che sanno di primavera, abbiamo la tentazione di uscire, ma ognuno di noi sa che sarebbe un grosso sbaglio.
Questa esperienza ci sta facendo crescere nelle nostre responsabilità e, sebbene isolati, ci sentiamo parte di un tutto.
Quando tutto finirà saremo più pronti e più forti, un altro virus non ci abbatterà,
spaventato dalla nostra unione.
Viva la vita!
[Alessio]