Le insidie del web nell’incontro con la Polizia Postale

Giovedì 19 dicembre presso il nostro istituto è stato organizzato un incontro con la Polizia Postale sull’utilizzo della rete.

All’inizio gli agenti ci hanno fatto un racconto che mi ha scossa molto: è la vicenda di una ragazza, che pensava di chattare con un ragazzo suo coetaneo invece si trattava di un uomo adulto e malintenzionato. Un giorno la ragazza, dopo essere stata ricattata per alcune foto che aveva inviato in rete, andò al parco per incontrarsi con il presunto ragazzo, ma fu molestata e dopo quattro mesi dall’accaduto si suicidò per via del peso che si portava dentro sé.

Grazie a quest’incontro ho anche scoperto che noi conosciamo solo il 2% del mondo di internet perché la maggior parte della rete viene utilizzata per il deep web. Nel dark web si trovano siti ai quali si accede con software e password particolari e all’interno vengono venduti dei prodotti illegali come droghe, armi da fuoco, neonati e soprattutto immagini di persone, che in seguito vengono commentate o vendute a prezzi elevatissimi.

Come ultimo argomento abbiamo trattato le pubblicità, che compaiono sui siti internet in quanto spesso ci appaiono delle offerte o promozioni relative ad oggetti o viaggi, di cui abbiamo parlato con i nostri amici o parenti avendo vicino alcuni dispositivi elettronici e questo dimostra che siamo continuamente osservati e catalogati nelle nostre abitudini.

Avere appreso tutte queste informazioni mi ha fatto pensare a quante persone senza scrupoli ci siano nel mondo pertanto d’ora in poi utilizzerò i social media con più prudenza.

[Sofie Bargolini IIC]

Autore dell'articolo: Secondaria