Il futurismo è un movimento artistico e culturale nato in Italia nei primi anni del Novecento e diventato un’avanguardia europea. Le poesie futuriste sono composte con “parole in libertà”, senza nessi sintattici, ma con l’utilizzo di molte figure retoriche come l’analogia e l’onomatopea.
I futuristi e il loro principale esponente Filippo Tommaso Marinetti hanno proposto una nuova concezione della vita basata sulla fede nel futuro e nel progresso tecnologico. Hanno esaltato gli ideali della velocità, del dinamismo, della forza materiale, della violenza, della guerra concepita come “sola igiene del mondo”.
In classe abbiamo fatto un esperimento dadaista (il dadaismo fu movimento d’avanguardia rivoluzionario nelle arti nato a Zurigo nello stesso periodo) e abbiamo cercato di creare piccoli componimenti giocando con alcune parole futuriste (guerra, futuro, vittoria, conquista…) ritagliate da quotidiani e riviste; dopo averle incollate su un foglio da disegno, abbiamo aggiunto dei segni grafici per dare maggiore enfasi ad alcuni termini e per evocare movimento e velocità.
Queste sono alcune delle nostre opere.
[Valentina Ratti e Federica Conti IIIC]