Franco Rizieri Mattaboni era un ragazzo di 19 anni nel 1943 quando ricevette la cartolina di chiamata alle armi e fu inviato al XXVI settore di copertura a Villa del Nevoso (odierna Bisterza, in Slovenia) il 24 agosto 1943, pochi giorni prima dell’armistizio dell’8 settembre.
Dopo questa data, fu catturato dai Tedeschi nei pressi di Trieste sulla strada verso casa e deportato allo Stammlager IVD di Mühlberg Torgau – Elbe, nell’Arbeitskommando D515.
Trascorse qui e in altri campi di lavoro vicini due anni riuscendo a comunicare con la famiglia rimasta a Oltrona San Mamette attraverso modelli di lettera prestampati forniti dal Terzo Reich; in particolare è conservato all’archivio di Stato di Como un suo messaggio scritto nel giorno di Natale 1944.
Poi la ritirata tedesca, i bombardamenti, la liberazione e il ritorno a casa.
Questa mattina la classe IIIC ha ascoltato la sua storia attraverso le parole del nipote Franco Ferloni che sta ricostruendo la vicenda del nonno IMI e schiavo di Hitler.
Domani Franco Rizieri Mattaboni riceverà in memoria la medaglia d’Onore riservata a cittadini deportati o internati.
Questo è il nostro modo di celebrare il Giorno della Memoria: continuando ad ascoltare e a raccontare le storie di tutti e tutte coloro che furono travolti dell’insensatezza dell’odio e della violenza nazista e fascista.