Atlantis

A conclusione del percorso sulla fantascienza a cui ci siamo dedicati in questa prima parte dell’anno scolastico ci siamo trasformati in scrittori di science fiction ed ecco uno dei racconti realizzati in modo collaborativo dai nostri gruppi di lavoro.

 

22 gennaio 1456

I Nettuniani sbarcano sulla Terra ammarando nell’Atlantico nel famigerato Triangolo delle Bermude.

Si stabilizzano nei fondali creando una città sommersa nella quale faranno esperimenti su esseri umani catturati mediante la creazione di colossali cicloni e poi ibridati con altri animali come balene e uccelli.

Per questo motivo con il passare degli anni si tramandano leggende e dicerie su questo fondale che si afferma sia popolato da mostri marini come il terribile kraken e draghi acquatici.

 

26 luglio 2456

1000 anni dopo due biologi del National Underwater Departament, Alexix Brown e Iacopo Smith, sono determinati, in nome della scienza, a sfatare i miti sul maledetto Triangolo.

Per entrare nella zona misteriosa utilizzano un underwater shuttle in grado di scendere a grandi profondità raccogliendo dati con sonde e sensori.

La partenza avviene dalla Barra di Sontemocapan, in Messico e durante il viaggio individuano tramite il potente sistema radar due strane creature antropomorfe: simili a cavallucci marini sembrano avere una faccia umana; in cielo volano uccelli che richiamano alla mente le immagini delle arpie dei vecchi libri di mitologia.

Seguendo questi esseri, giungono in una zona dove l’oceano si tinge di un colore verde intenso e decidono di immergersi.

La sorpresa è grande quando si trovano di fronte una città sottomarina, ricca di vita e tecnologicamente molto avanzata. Gli edifici sono costruiti con materiali molto vari: diamanti, acciaio, gomma sintetica e vetri tridimensionali.

Da un palazzo sommerso escono decisi due esemplari di una forma di vita molto simile agli alieni di C9-21: grandi occhi azzurri ricchi di sapere, braccia molto lunghe con dita flessibili, due gambe come i Terrestri, ma con una coda che consente loro maggiori abilità. Cercano di camminare in qualche modo, per quanto è possibile.

I due esseri sembrano avere un incarico di vigilanza e sicurezza e alla fine, dopo avere registrato le voci dei biologi, decodificano la loro lingua e riescono a comunicare: sono pacifici, non vogliono combattere, ma il loro popolo vuole solo essere liberato dai cicloni periodici…

[Mattia, Alice, Giulia, Davide IIIC]

Autore dell'articolo: Secondaria