Dal virtuale alla realtà con “Io sono zero”

Zero è un ragazzino di 14 anni che ha sempre vissuto lavorando inconsapevolmente per la VWN (virtual war network) in una stanza super-tecnologica allenato e preparato alla guerra con droni e PIC (postazione interattiva di comando) e seguito da una “voce guida” di nome Madar.

Un giorno, Zero si ritrova catapultato nel mondo reale dove ci sono finestre, televisori e libri che non sono schermi touch, dove le persone si abbracciano e si danno la mano senza mantenere distanze di sicurezza.

Riuscirà Zero a capire dov’è finito e perché Madar non gli ha mai riferito che tutto questo esiste?

Un racconto di fantascienza, che appassiona anche chi non ama questo genere narrativo.

Pur non amando molto questo genere, questa storia mi ha catturata: è di facile e scorrevole lettura e le descrizioni dei personaggi sono accuratamente dettagliate.

Luigi Ballerini, Io sono zero, Il Castoro

[Federica Conti IIIC]

Autore dell'articolo: Secondaria